7.12.06

Lo sguardo poetico di Kiarostami sulla quotidianità delle cose

[Pellicole -7]
"Roads" di Abbas Kiarostami è un fantastico racconto di immagini in movimento. Cento e più fotografie di un eccezionale bianco/nero, scattate in Iran, a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Incentrate sul tema estetico della strada, ma prima di tutto e soprattutto sul concetto metaforico che ne deriva. Le fotografie di "Roads" esprimono con estrema semplicità la poetica del regista, pittore, fotografo iraniano.
Accompagnate alternativamente da una melodia ora lieve e leggera, ora triste, tenebrosa e cupa e dalla voce di Kiarostami che si racconta in farsi(una lingua pastosa e dolce), ogni fotogramma dona allo spettatore un'emozione diversa: dall'incanto alla grazia, dalla serenità alla paura.
Gli orizzonti ampi della Persia, le strade ondulate, le nuvole barocche, le sinuosità collinari, le asperità, ricordano e rimandano al percorso dell'esistenza umana.
Lo sguardo sulla sua terra d'origine è puro. Kiarostami non ha pretese. Osserva la natura, i paesaggi, i boschi, la neve, e ciò che naturalmente e semplicemente accade, senza alcuna forzatura umana. Per una ragione emozionale assai difficile da spiegare "Roads" sposta in certi istanti l'attenzione sul vento e sulla luce.
Sul vento, che soffia quando e dove vuole. Sulla luce che illumina ogni cosa.
Vento e luce, compagni di viaggio nella vita di ogni uomo.
by Francesca Zito

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Che cosa stramba Maria Pina, doversi rileggere e dover imparare dalla proprie parole.. più non si sa niente più le cose funzionano...f

7:08 AM  
Anonymous Anonimo said...

Talvolta accade anche questo... un bacio F. (piccola)

MAPI

12:17 PM  

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